RISTRUTTURAZIONE AZIENDALE
Quali sono le fasi della ristrutturazione aziendale?
La ristrutturazione aziendale è un’attività molto complessa, che però si può semplificare e dividere in fasi. Prima di tutto bisogna capire quando effettivamente l’Azienda necessita di un piano di ristrutturazione.
Un’impresa può definirsi in crisi quando al suo interno si è creato uno squilibrio economico–finanziario diffuso, che potrebbe col passare del tempo portare l’azienda all’insolvenza ed al dissesto, se non si effettuano opportuni interventi di risanamento aziendale.
La crisi d’impresa è una situazione conseguente ad un processo che si è sviluppato nel tempo ma che nella maggior parte dei casi può essere risolta se si interviene (il timing è fondamentale) con un buon piano di ristrutturazione aziendale.
Solitamente un buon piano prevede 3 fasi:
1. - ANALISI PER AREE: si valuta l’azienda nel suo complesso partendo dalla corretta tenuta contabile fino alla gestione, cercando le cause reali che hanno portato alla crisi nelle diverse aree aziendali; 2. - PIANO STRATEGICO: Una volta individuate le criticità vengono condivise con l’imprenditore e suggerite le strategie da mettere in atto; questo comporta spesso a prendere delle decisioni drastiche che cambiano le abitudini aziendali ma che portano all’efficienza gestionale e quindi all’equilibrio economico-finanziario; 3. - PIANO D’AZIONE: Condivise le criticità con l’imprenditore e stabilite le strategie da adottare, viene attuato il piano strategico rispettando al massimo le modalità e le tempistiche stabilite. Il monitoraggio dell’inversione di tendenza della gestione verrà resa nota tramite Report trimestrali che evidenzieranno gli scostamenti con il passato.
Perché intervenire in fretta?
Se le prime due fasi trattano di informazioni e numeri, che permettono di individuare esattamente le problematiche e suggeriscono le migliori vie di uscita, è nella terza fase che si prende coscienza della situazione cercando di tirar fuori la forza morale e fisica per lavorare di più per correggere gli errori del passato.
Come sempre, in ogni intervento aziendale, che sia di gestione, ristrutturazione, risanamento, rilancio o semplice organizzazione, la componente umana è decisiva.
Oggi vi sono diversi strumenti per intervenire nel risanamento dell’impresa, anche in modo meno invasivo. Il Nostro Studio suggerisce le migliori strade da intraprendere sulla scorta dell’esperienza accumulata negli anni e soprattutto sulla consapevolezza di seguire giornalmente tutte le fasi delle aziende con problematiche ricorrenti. Le aziende sono fatte di persone e non di numeri e teoria.
Le persone creano le crisi, ma allo stesso tempo, sono le persone ad attivare i meccanismi risolutivi.
In presenza di criticità irreversibili, quali possono essere gli strumenti legislativi da utilizzare?
- Per l’impresa soggetta a fallimento: Concordato
- Per l’impresa non soggetta a fallimento: Sovraindebitamento
Una volta analizzate le criticità aziendali e inquadrato il soggetto se fallibile o meno, viene redatto il Piano di ristrutturazione che prevede il pagamento del debito, anche falcidiato, nelle modalità e nei tempi stimati.
E’ possibile usufruire della rottamazione Equitalia nel piano di ristrutturazione?
In caso di crisi da sovraindebitamento, anche il Debitore istante potrà accedere alla rottamazione dei ruoli affidati tra il 2000 e il 31 dicembre 2016.
Nelle proposte di accordo o del piano del consumatore presentate ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della legge 27 gennaio 2012, n. 3, i debitori possono estinguere il debito senza corrispondere le sanzioni, gli interessi di mora di cui all’articolo 30, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, ovvero le sanzioni e le somme aggiuntive di cui all’articolo 27, comma 1, del decreto legislativo 26 febbraio 1999, n. 46, provvedendo al pagamento del debito, anche falcidiato, nelle modalità e nei tempi eventualmente previsti nel decreto di omologazione dell’accordo o del piano del consumatore. (art. 6, comma 9-ter)